Toto costruzioni generali (gruppo Toto), con un’offerta di oltre 323 milioni di euro, si è aggiudicata ieri (provvisoriamente, in attesa del controllo formale dei documenti) l’appalto per il raddoppio della tratta ferroviaria compresa tra Cefalù e Castelbuono, sulla direttrice Palermo-Messina. È quanto apprende da fonti riservate Il Sole 24 Ore. La linea Palermo-Messina, principale direttrice ferroviaria della Sicilia settentrionale, è a doppio binario per circa 107 chilometri e a binario unico per i restanti 117.
La gara
La gara è stata indetta il 15 settembre 2011 da Italferr, società di ingegneria del gruppo Fs. Si tratta del maggior contratto di costruzione appaltato nel 2011 da Italferr.
Toto si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 20,5079%, attestandosi al primo posto della classifica stilata dal committente e superando così la concorrenza degli altri otto contractor che hanno preso parte alla gara. Il progetto prevede la realizzazione di 12,3 chilometri di nuova linea ferroviaria. I lavori, che verranno avviati subito dopo la fase di progettazione esecutiva della durata di sei mesi, saranno ultimati in 72 mesi. In joint venture con Toto ci sono: Italia costruzioni, Armafer, Esim e Alpitel. L’elemento caratterizzante il progetto è rappresentato dalla costruzione di tre gallerie.
La diversificazione
La società di costruzioni del gruppo Toto, guidata dall’amministratore delegato Alfonso Toto, ha da tempo intrapreso un percorso di sviluppo industriale che l’ha portata a evolversi dal ruolo di semplice contractor a quello di general contractor, per la realizzazione “chiavi in mano” di opere complesse, anche in regime di concessione. Toto costruzioni generali ha chiuso l’esercizio 2011 con un valore della produzione di circa 235 milioni. Il portafoglio ordini, a oggi, nonostante la crisi del settore delle costruzioni in Italia, è pari a oltre 1,2 miliardi.
Quello delle grandi costruzioni non è più l’unico settore in cui è attivo il gruppo Toto. Dopo l’uscita dai servizi di trasporto aereo di linea e la fusione di Air One con Alitalia, infatti, l’azionista Toto ha impresso un’accelerazione al processo di diversificazione del suo gruppo, avendo come trait d’union la realizzazione e la gestione di sistemi infrastrutturali complessi. Nel 2011 è stata portata a termine la nuova struttura del gruppo, con la creazione di Toto holding e una più puntuale specializzazione delle controllate, attive nelle concessioni, costruzioni, engineering, rinnovabili, aviation, trasporti.
In questa strategia, lo scorso anno si è perfezionata l’acquisizione da Atlantia del 100% di Strada dei Parchi (Autostrade A24-A25) per un controvalore di 89 milioni, nonché avviato un piano di massicci investimenti. Il piano è strutturato con un project financing da 570,5 milioni di euro (premiato a Londra come “Deal of the Year”, fanno notare fonti della società).
Sempre nel 2011, a Eboli è stato realizzato e messo in funzione il terzo parco fotovoltaico italiano (41 ettari, con una potenza nominale da 24 Mw e una capacità produttiva di 33mila MWh annui), in concessione dal Comune di Salerno per 20 anni: si tratta del più grande progetto in Ppp-“public-private partnership” a livello europeo nel settore fotovoltaico. «Da notare che – sottolinea al Sole 24 Ore l’amministratore delegato di Toto costruzioni, Alfonso Toto – di fronte alle incertezze sul fronte tariffario delle rinnovabili, Toto non si è fermato e ha sviluppato per intero il parco fotovoltaico anticipando con mezzi propri le risorse necessarie».
I conti
Nel corso del 2011 il gruppo Toto ha raddoppiato il fatturato, risultato a livello consolidato pari a circa 430 milioni. Negli anni a venire, aggiunge l’amministratore delegato, l’attività non sarà focalizzata soltanto in Italia, ma attraverso un processo di internazionalizzazione si orienterà anche verso nuovi mercati, quali quelli dell’Est Europa e in Medio Oriente, dove la disponibilità di risorse e la necessità di colmare il ritardo infrastrutturale rispetto al resto del mondo, lasciano intravedere interessanti possibilità di sviluppo.
S’era parlato di un possibile stop ai lavori della tratta 1, la Fiumetorto-Ogliastrillo.
Sarebbe importante avere maggiori e più precise notizie al riguardo.
A che percentuale sono i lavori del raddoppio da Fiumetorto a Cefalù ?
Piuttosto, non vorrei che per questo secondo appalto vada a finire malamente come per la tratta B del passante ferroviario, il cui probabile stop alle attività è stato già ribadito da Mobilità nell’articolo precedente.
Oppure, che una volta avviato il cantiere non si completa la variante ferroviaria Cefalù-Castelbuono con due nuove stazioni per affari mafiosi, come per la tratta C che hanno detto rimarrà anch’essa a binario unico dopo lo stop previsto dalla Prefettura di Palermo o da RFI! Purtroppo per sto schifo anche con i lavori in corso d’opera non è garantito che avremo l’opera completa al 100% ed inaugurata.
Si possono avere notizie più recenti della tratta Fiumetorto-Ogliastrillo ? Grazie.
TUTTO FERMO DA SEI MESI. E NON SE NE PARLA DI RIPARTIRE I LAVORI!!!!!!!! CHE SCHIFOOOOOOOOOOO
Si hanno notizie circa il licenziamento degli operai? Proprio oggi ne ho sentito parlare.
Perche’ e’ tutto fermo? Sarebbe molto importante per il turismo siciliano avere collegamenti ferroviari decenti!
e’ tutto fermo perche’ sono finiti i soldi. e’ un vero schifo. la nostra amata terra bistrattata e umiliata da tutti. adesso per fare il percorso che si doveva raddoppiare ci vogliono 20 minuti in piu’ perche’ la tratta e’ uan trincea dal 2008 e la velocita’ e’ notevolmente ridotta. gli operai tutti licenziati e il cantiere e’ stato smantellato per il rischio di sciacallaggio. ecco il bel raddoppio che tutti aspettavamo.